i 12 racconti finalisti: gli incipit

Gente

Sabrina Dal Zovo

Sempre tutto questo mare di gente attorno. Il nostro non sembra un matrimonio, ma la finale dei Mondiali del 1982. Da quanto tempo ci conosciamo ormai, amore mio? Facendo un rapido calcolo sono trascorsi almeno vent'anni dal nostro primo bacio.

Un uomo senza macchia

Emanuele Finardi

Quando esci da un divorzio di solito non vuoi stare da solo, forse perché lo sei stato già troppo. Anzi, torni più solo di prima, e molto più solitario di prima, perché inizi a stancarti di vedere persone che possono deludere il tuo desiderio.

Il viaggiatore

Rita Mazzon

Mio padre ha gli occhi profondi, scuri. Sono due pozzi, dove ci tiene nascosti i pensieri. Mi osserva sempre con l'aria severa, in attesa che faccia qualche malanno. Così mi sento impacciata sotto il suo sguardo e spesso faccio degli errori.

Don Chisciotte della Tasca: un solitario senza macchia

Mariangela Miceli

"Chi ti ha fatto entrare?". La domanda suonò più esasperata che sorpresa. E dire che non si vedevano da un anno e mezzo. L'ultima volta, a essere onesti, non era stata un successo. Si erano mandati al diavolo senza troppi giri di parole.

Era d'estate

Sandra Puccini

Il terreno dietro casa mia era stato prepotentemente occupato dal pollaio di mia madre. Non un albero su cui arrampicarsi, un'altalena sulla quale dondolarsi, o un prato fiorito dove raccogliere margherite. Solo terra. Terra, polvere e galline.

Come macchie senza nome

Matteo Quaglia

Nell'estate in cui la spedizione olimpica italiana ha accumulato più medaglie di quante fosse lecito sognarne, il mio incubo ricorrente consiste nel perdere mamma dentro una discoteca infestata da adolescenti vestiti di bianco. 

Prepotto galeotto

Rita Reggiani

Si sono conosciuti a Trieste a un evento della Barcolana, un convegno sui vini del Friuli; Marco, brillante giornalista free lance è fra i relatori; è un bel ragazzo, atletico, disinvolto nei modi e, mentre parla, incontra più volte lo sguardo di Caterina. 

Il cavaliere senza macchia

Federica Savio

La stazione oggi è tutta un trolley. Succede poche volte perché è una piccola stazione di provincia, tipo a Natale quando tornano i ragazzi che studiano in città o in estate come oggi che è fine agosto e ai ragazzi che studiano in città si aggiungono i turisti.

Pergolati

Raffaele Serafini

Il buio bussa al fianco della valle usando le nuvole. Le ombre tondeggianti cadono sulle vigne, rotolano, corrono tra i filari, risalgono il pendio e si dissolvono spiccando il volo, nell'azzurro tiepido del Collio friulano.

Un credente atipico

Paolo Steni

Frequentava la piccola chiesa del paese giusto per brevi visite giornaliere, preferendola vuota: cosa ormai abituale. Si sedeva all'ultimo banco con le braccia conserte chiudendo gli occhi e respirando profondamente.

Come un re solitario

Stefano Talamini

C'era troppo rumore in quei giorni. Troppi i turisti, troppi gli affanni delle festività natalizie. Per questo motivo - per l'eccessivo rumore - la mattina seguente disdissi la camera che avevo prenotato all'albergo Edelweiss.

Mai in un sorso

Elena Vesnaver

Il fulmine segò il cielo e precipitò oltre la collina. Solo un temporale di agosto, come no, quanto era stato stupido, ma anche se fosse stato un tifone avrebbe dovuto levare le tende uguale; le cose non erano andate lisce.