i 12 autori

Sabina Dal Zovo

"Gente"

Nata a Gorizia il 4 aprile 1973 da madre friulana e padre veneto. Sono sposata e ho una figlia di 29 anni. Terza di cinque figli ho iniziato a lavorare da giovanissima come assistente di un agente editoriale a Trieste. Sono stata ceduta poi al mondo della finanza e assicurazioni, dove lavoro da vent'anni. Le mie passioni mi hanno condotta sia verso il mondo del canto che della scrittura. Canto da molti anni in un coro gospel romano e nel 2021 ho pubblicato il mio primo singolo solista col nome d'arte di Brinna. Da circa due anni ho ricominciato a scrivere, dedicando molte energie a questo percorso. Ho avuto qualche soddisfazione anche di recente: "il tempo di un panino" è arrivato secondo a "Novilara arte e gusto", "Quel treno per Bologna " si è classificato al primo posto nel concorso organizzato da Il Muro magico, "Alba e coriandoli al tempo della pandemia" è tra i vincitori del premio de La Caravella editrice, "A volte le ortensie sembrano meringhe" si è classificato al secondo posto al Concorso letterario Città di Ascoli Piceno.

Emanuele Finardi

"Un uomo senza macchia"

Nato a Verona nel 1970, vive a Milano. È stato giornalista e pubblicitario e attualmente lavora per la televisione. Ha pubblicato nel 2009 la raccolta di racconti "Bassa Macelleria Sentimentale" per Coniglio Editori e nel 2019 la raccolta "Il paradosso del respiro" per Ensemble Edizioni. Alcuni suoi racconti sono stati inseriti all'interno di antologie edite da Minimum Fax, Nutrimenti, Damster, Eterna, o pubblicati da riviste online quali Efemera e Blam. 

Da piccolo mangiava solo se lo portavano alla ferrovia. Adesso ama scrivere sentendo i treni come sottofondo. E non ha più problemi di appetito.    

Rita Mazzon

"Il viaggiatore"

Scrive, si può dire, da quando è nata. Cerca di trasmettere le sue emozioni spaziando dalla poesia al racconto ed attraversando i vari temi della vita. Scrive anche in vernacolo per ricordare con le parole i suoi cari. Ha partecipato a diversi concorsi letterari e le sue opere compaiono in diverse antologie.

È nata nel 1950 a Padova, dove vive.

Mariangela Miceli

"Don Chisciotte della Tasca: un solitario senza macchia"

Cresciuta a Taranto e trapiantata a Trieste nel '99 per gli studi universitari. Consegue la laurea quadriennale in Lettere Moderne e in seguito un master in Glottodidattica all'Università di Macerata. Per qualche anno insegna presso scuole pubbliche e private, coltivando nel frattempo l'amore per la scrittura con la partecipazione a concorsi letterari, scrivendo occasionalmente per alcune testate locali, e firmando, insieme a Giuseppe Sforza, soggetto e sceneggiatura del cortometraggio "Winckelmann - Storia di un assassinio", prodotto da Collective Pictures e presentato nella rassegna Archeologia di Sera 2017, patrocinata dal Comune di Trieste. Assistente personale dell'artista Paolo Cervi Kervischer, firma e traduce contributi critici per alcuni suoi cataloghi. Lasciato l'insegnamento fra i banchi, si dedica all'insegnamento della danza e alla scrittura, convinta che laddove non arriva la parola arrivi il gesto e viceversa. 

Sandra Puccini

"Era d'estate"

Farmacista, moglie e mamma, amo passare il tempo in mezzo alla gente dalla quale traggo ispirazioni per le mie storie. In meno di un anno, ho realizzato obiettivi importanti tra i quali: vincitrice di Racconti nelle Rete 2020, finalista Premio Bukowski 2020, vincitrice Premio Stellina 2020, Premio speciale della giuria Emanuela Radice 2020, vincitrice Premio Giorgio La Pira, vincitrice Premio Zanella 2021 e molti altri. Allieva di Anna Traini e Lucia Gaiotto, attualmente sono in attesa della pubblicazione del mio primo libro frutto di questo ultimo anno di scrittura con la casa editrice Pezzini. 

Matteo Quaglia 

"Come macchie senza nome"

E' nato nel 1988, in un piccolo paese del Nord Est d'Italia. Appassionato di libri fin da bambino, acquista periodicamente nuovi scaffali su cui appoggiare la sua passione. Nel corso degli anni, ha scritto diversi racconti brevi. Nell'estate del 2020, per mettere i puntini sulle "i" a un anno già di per sé sui generis, ha iniziato a spedire i suoi racconti a riviste di settore. Alcuni di essi sono stati pubblicati, o saranno pubblicati, su Nazione Indiana, Bomarscé, Risme, Narrandom, Pastrengo, Altri Animali, Turnèl e Rivista Blam.

Rita Reggiani

"Prepotto galeotto"

Nata a Ravenna il 28 aprile 1948, è stata docente di discipline scientifiche nella scuola secondaria superiore dal 1969 al 2000. Ha scritto numerosi articoli su riviste specializzate in campo scientifico/naturalistico, (quali "Regioni e Ambiente", "Innovazione Scuola") e in quelle del C.A.I. Ha collaborato con F. Burattini e altri alla "Guida del Monte Conero" (Ed. F.lli Aniballi, 1985), a "Frasassi-Rossa" (Ed. F.lli Aniballi, 1991), alla "Guida al Parco del Conero" (Ed. F.lli Aniballi, 1993), a "Conero, i sentieri del lavoro" (FBA 2016 e le successive riedizioni del 2019 e del 2021); con Marina Turchetti e altri a "Storie del Passetto" (Ed. affinità elettive, 2010); con M. Morroni e altri a "La valle del Musone ed i suoi mulini" (2017); a "Racconti dal molo" a cura di Valentina Conti (Ed. affinità elettive, 2017). Ha partecipato, ottenendo riconoscimenti, a diversi concorsi letterari locali e nazionali dal 2012 a oggi.

Federica Savio

"Il cavaliere senza macchia"

Leggo e scrivo, scrivo e leggo tutto il giorno. Certo perché sono una giornalista e dal 2003 lavoro nell'ufficio stampa di un ente pubblico che si occupa di ambiente. Poiché ho una laurea in lettere, le parole sono state la mia scelta e sono diventate il mio destino. Di anni ne ho cinquanta e uno cioè sono matura anche se il mio incubo peggiore nelle notti difficili resta l'esame di maturità. Amo la natura e la vita all'aria aperta e se posso, dormo ancora sotto le stelle. Anche la musica mi appassiona soprattutto il rock e nella casa dove vivo si inciampa sulle chitarre. Vorrei un mondo più buono e ospitale per tutti e vorrei io stessa essere più buona e più ospitale, per il momento cerco di salutare con gentilezza tutti quelli che incontro sulla mia strada anche se è mattina presto e non mi sono ancora svegliata del tutto.

Raffaele Serafini

"Pergolati"

È un friulano del '75, vive nel Comune di Lestizza ed è insegnante di materie economiche e giuridiche per le scuole superiori, ma gli capita ancora di gestire laboratori in lingua friulana. Ha lavorato nel mondo dell'editoria con Edizioni XII ed è appassionati di racconti brevi, soprattutto di genere weird e fantastico. Da oltre dieci anni, porta a spasso la narrativa breve in friulano con l'osteria letteraria sul web Contecurte di cui è ideatore e gestore. Nel 2015, 2017 e 2019 ha vinto il premio San Simon di Codroipo. È attivo in rete come gelostellato. 

Paolo Steni

"Un credente atipico"

Si è avvicinato alla scrittura per caso, dopo un'interminabile serie di fallimenti in tutti gli altri campi dell'esistenza, traducendo le sue sconfitte in un'ossessiva ricerca di parole utili a giustificare, alla sua coscienza, il suo stato di smarrimento. Iniziò con una poesia sintetica e persuasiva alla Ungaretti e Saba. Poi ripiegò verso la forma romanzo: ne lasciò insoluti ben quattro. Si decise infine a riparare nella forma racconto: genere assai più favorevole alle proprie inclinazioni fugaci e instabili. Da lì non si mosse più, elaborando una teoria personale che ritiene il racconto breve la sola letteratura capace di contrastare l'epoca della fretta e della mancanza d'attenzione. I suoi temi preferiti sono quelli in cui sensibilità e fragilità cercano di sopravvivere al presente nascondendosi dietro una storia o camuffandosi in personaggi che cercano di esprimere qualcosa di rassicurante.

Stefano Talamini

"Come un re solitario"

Laureato in Scienze Politiche all'Università Cattolica di Milano e in Lettere all'Università di Padova (con una tesi su "La figura del padre in Umberto Saba e Biagio Marin"), ha dedicato gran parte della sua vita professionale alla consulenza e alla formazione aziendale nell'ambito delle risorse umane. Appassionato di montagna e cultura alpina, coltiva l'hobby della scrittura prosastica e poetica, sia in lingua italiana che in lingua ladina dolomitica.

Elena Vesnaver

"Mai in un sorso"

Nata a Trieste, vive a San Vito al Tagliamento. Lo scrivere fa da sempre parte della sua vita professionale, infatti inizia scrivendo testi originali e adattamenti per la sua compagnia teatrale. Ha vinto nel 2015 il premio Scerbanenco@Lignano e nel 2016 la prima edizione del premio Verbania for Women. Nel 2019 vince il Premio Europa dedicato alle scrittrici che si cimentano nel giallo e nel noir. Scrive per diverse collane della Lisciani Editore. Dal 2009 collabora con il settimanale Confidenze, per il quale scrive novelle, romanzi brevi e a puntate e cura rubriche dedicate alle donne dell'arte e della cultura. Nel 2020 esce "Il mistero della calle senza nome", Lisciani Libri e nel 2021, sempre per Lisciani Libri, pubblica il libro "Le Irriverenti, i volti femminili delle grandi rivoluzioni".