Vincitori 2023
primo posto
Laura Chiabudini, L'Aruspice
Motivazione scritta da Marina Dorsi, presidente della Giuria dei Tecnici
"Se questa è la legge, è una cosa che non mi riguarda" afferma il protagonista il cui nome incarna una biblica ribellione. Dove sta il bene e dove il male? Dove stanno le buone e le cattive azioni? Chi, nella vita, è veramente fuori legge? La sensibilità dell'autrice, che si rispecchia in una scrittura sobria e controllata, fa riflettere il lettore e, in contrasto con l'aridità umana, spesso maligna, lo avvolge nell'abbraccio confortante della natura.
Laura Chiabudini è nata nel 1958 a Pulfero (UD), ha insegnato materie letterarie. Vive a Pordenone. Si è occupata di letteratura del Novecento in Friuli e ha pubblicato un saggio sui poeti neorealisti con La Nuova Base e uno studio sul poeta Dino Menichini nell'opera collettiva La figura e l'opera di Dino Menichini (Campanotto). È autrice di poesie e del romanzo Il palazzo di viale Weisemann, autopubblicato, semifinalista al concorso letterario Ilmioesordio (2013). Scrive soprattutto racconti, molti dei quali sono risultati finalisti o vincitori di premi letterari.
secondo posto
Nicoletta Riato, Bin Laden
Motivazione scritta da Sandra Puccini, finalista alla I edizione del concorso, 2° classificata alla II edizione e in giuria dei tecnici alla III
Esistono creature che non accetteranno mai di sottomettersi a regole e vincoli che non gli appartengono. Fuorilegge per natura che rifiutano briglie e catene. Accade così che a un pastore sardo tocchi come cane da pascolo un incorreggibile latitante ma che l'uomo, piuttosto che provare a cambiarlo, lo accetti così com'è: indomito e ribelle. Forse perché a lui non è toccata la stessa sorte, piegato dagli eventi e costretto ad abbandonare la sua terra e le sue origini. Un racconto toccante che trabocca di buoni sentimenti. Amicizia, fedeltà, fiducia e rispetto reciproco: valori che possiamo e dobbiamo difendere ad ogni costo. Uno sguardo sulla vita che resiste. La storia di due anime accomunate dalla libertà di scegliere chi essere, fino alla fine.
Nicoletta Riato è nata a Padova nel 1969 e ha lavorato nel settore bibliotecario. Vive a Treviso. Assieme ad Andrea Delìa ha pubblicato i romanzi L'incanto del silenzio (Federica, 2019) e, per Ctl, La Diciottesima (2021), Il Cavaliere delle acque (2021)e Il cammino di Ariperto (2022).Suoi racconti brevi sono stati pubblicati da Catartica, Licosia e Ivvi.
terzo posto
Giuliano Citti, Agli occhi del mondo
Motivazione scritta da Monia Merli, coordinatrice di PnLeggeBookLovers, il gruppo di lettura legato a Pordenonelegge, e membro della giuria dei tecnici
Un racconto capace di raccontarci l'atrocità della guerra e della morte con la poesia di chi, imbracciando un fucile, riesce ancora ad accorgersi della bellezza della montagna e ad ascoltare il canto del barbagianni. Un racconto che piano piano ci prepara a quello che sarà l'epilogo finale, e lo fa quasi dolcemente come quelle parole che, dalla trincea, il protagonista pare scrive (ma probabilmente immagina solo di fare) alla moglie lontana e a quella figlia che lui non potrà vedere crescere. Un racconto che in una manciata di battute riesce a farci commuovere e a provare empatia con quel protagonista stanco di uccidere, stanco di combattere, che nella consapevolezza di non poter più essere l'uomo che un tempo è stato, sceglie di "non tornare".
Alpino di professione e scultore ligneo, Giuliano Citti è nato nel 1983 e cresciuto a Nogaredo al Torre (UD). Vive a Rodda di Pulfero (UD). Nel 2023 ha pubblicato per Kappa Vu la raccolta di racconti All'ombra del Matajur. L'opera è arrivata in finale al "premio letterario internazionale città di Como" nel 2022 ed è tra i tre finalisti della 60° edizione del Premio letterario Regione Veneto-Leonilde e Armando Settembrini a Mestre.